
L’ex cecchino rossoblù ora è l’uomo immagine dell’Assigeco «Montecatini deve vincere e noi vogliamo proseguire il trend che ci ha portati al secondo posto» Il sito dell’Assigeco Casalpusterlengo lo iscrive di diritto tra i dirigenti della società. Una bella foto, un sorriso in giacca e cravatta e il suo nome sotto a quelli del presidente e dei consiglieri: Mario Boni. Fa quasi effetto non trovarlo più dopo due anni da protagonista nel roster della squadra lombarda, anche se Mario il giocatore lo fa sempre, a Piacenza in C Dilettanti, dove segna sempre valanghe di punti con un altro grande del nostro basket (e collega su Sky), Hugo Sconochini. Domenica Boni sarà avversario dell’Agricola Gloria. Una partita molto speciale, non solo per lui. «Sarà una battaglia, ne sono certo - dice Mario al telefono da Lodi, dove ha appena salutato i ragazzini della sua Mario Boni Basket School - perché Montecatini ha bisogno di vincere e noi abbiamo voglia di proseguire il momento positivo che ci ha portati al secondo posto». Ti aspettavi un’Agricola Gloria in crisi? «Sinceramente no, pensavo di trovarla più su in classifica, ma è vero che gli infortuni a Niccolai e Grapasonni hanno condizionato molto il lavoro di Tucci. Specie i malanni di Nick hanno costretto il gruppo a reimpostarsi a livello di identità, in più i rossoblù hanno avuto la sfortuna di perdere almeno due partite in volata». Voi avete preso quota. «Stiamo meglio rispetto a qualche settimana fa, ma ancora non stiamo giocando come potremmo. Abbiamo un gruppo forte fisicamente, con 4 under del resto si perde per forza qualcosa in qualità. Questo è un campionato di grande agonismo e al contrario dell’Agricola Gloria abbiamo vinto un paio due volte al fotofinish, ma se avessimo perso non ci sarebbe stato nulla da dire». Di cosa ti occupi da dirigente? «Diciamo che sono un po’ l’uomo immagine dell’Assigeco. A inizio stagione ho preso i contatti con le scuole per avviare la stagione del minibasket, tengo i rapporti con le istituzioni e il comune di Lodi, dove giochiamo da quest’anno le partite casalinghe. In più svolgo l’attività di telecronista per le nostre partite interne». Come concili l’attività dirigenziale, di giocatore e di opinionista a Sky? «Ho una vita molto piena in effetti. A Piacenza ci alleniamo tre volte a settimana, più la partita. Con Sky l’impegno alla redazione basket è costante, per cui la parte dirigenziale va ritagliata nei momenti di stasi». Stai trascinando Piacenza anche a 45 anni... «Mi sono trovato subito bene, avevo voglia di tornare a giocare il basket che preferisco, quello con tanti giocatori d’esperienza. Segno, prendo botte, sudo, mi arrabbio, faccio il Mario Boni, insomma (è stato anche espulso una volta, ndr). Qualcuno mi rivorrebbe addirittura in Legadue». Stai dicendo che hai offerte per tornare a fare il professionista? «Il mio ex allenatore De Raffaele da quando è stato chiamato sulla panchina di Pavia mi sta telefonando di continuo. Vorrebbe che ricominciassi in Legadue. È un’offerta che però non credo di accettare, ma non si sa mai». Domenica sarai al Palamadigan? «Certo, anche se stare seduto in panchina non sarà la stessa cosa. Il mio cuore è sempre per Montecatini, su questo non si discute. Però non chiedetemi per chi tiferò perché non posso dirlo». Matteo Baccellini
fonte rbmontecatiniterme.it




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